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Dall’aula alla fabbrica di cioccolato

Erano esattamente otto mesi fa quando gli allievi della quarta e quinta elementare di Gorduno avevano intrapreso il loro cammino alla scoperta della Cima Norma di Dangio-Torre. Ieri, il loro percorso è giunto al termine con la presentazione ai genitori dell’opera artistica da loro realizzata. L’installazione, che rimarrà esposta ancora per alcuni giorni, rappresenta un enorme volto composto da testi che presentano gli allievi, poesie scritte da loro, disegni e fili di gomitoli di lana che mostrano i legami tra le persone. «Sono curatore da quarant’anni e devo dire che il livello di quest’opera realizzata dagli allievi è davvero notevole», ci tiene a sottolineare il direttore artistico e presidente della fondazione la Fabbrica di cioccolato Franco Marinotti.

L’incontro con gli ex operai

Le due classi, guidate dall’illustratrice bellinzonese Lisa Pasteris, durante gli incontri mensili, avvenuti sull’arco di un anno scolastico, hanno partecipato a varie attività che spaziavano dall’arte alla storia. Lo scopo del progetto era anche la scoperta della Valle di Blenio, in particolare del lavoro svolto alla Cima Norma. Proprio per questo gli allievi hanno incontrato gli operai che avevano lavorato nella struttura e hanno discusso e interagito con loro. Il filo conduttore che ha portato gli allievi all’esposizione è la tematica di fondo del programma della Fabbrica di cioccolato ‘Foreigness’ (neologismo che sta per estraneità). Da questa riflessione i bambini sono partiti alla scoperta di loro stessi e degli altri. Hanno quindi copiato il loro volto attraverso uno specchio, facendo una smorfia. “Tutto il progetto è incentrato sul volto, su noi, su voi, sul diverso e l’estraneo. Anche perché, pur vivendo cent’anni, non sempre ci si conosce fino in fondo”, hanno scritto gli allievi nella descrizione della mostra. KAT

 

 

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